A differenza di un approccio moderno e iperspecifico
alle conoscenze scientifiche sul corpo umano
che vengono utilizzate oggi per approcciare allo Yoga
noi andiamo a semplificare al massimo
il processo di avvicinamento alla pratica della disciplina
svelando i 2 segreti che risiedono nel nostro sistema nervoso.
In questo modo potremo realmente rispondere
a una domanda che tutti, insegnanti e praticanti,
si pongono quando devono fare lezione
Se sei un insegnante
"in che modo posso guidare una lezione facendo del bene
a tutti i praticanti in sala
indipendentemente dal loro livello?"
Se sei un praticante
"in che modo devo praticare
per evitare di farmi male, ottenere solo benefici
in modo da progredire nella pratica dello Yoga?"
Credi veramente che i guru dello Yoga
che ci hanno tramandato la disciplina fino ad oggi
conoscessero tutti i muscoli del corpo
e la sua biomeccanica come la intendiamo noi oggi
nel nostro mondo occidentale?
O pensi che ci sia un modo più semplice
per rispondere alla domanda più importante per un insegnante di Yoga?
Perché si, lo Yoga è una disciplina che può portare tantissimi benefici
ma che può anche creare problemi dove prima non c'erano.
Lo Yoga è come una medicina, benefici e controindicazioni.
Esiste quindi un modo
per eliminare quasi completamente le controindicazioni
che possono nascere da una pratica eseguita male.
Andiamo a prendere in mano,
a fare nostre,
le conoscenze più importanti sul sistema nervoso
e che svelano l'antico segreto
della pratica fisica dello Yoga.
Ti posso assicurare che,
anche non dovendo replicare alla perfezione
le asana che vedi sui libri o su internet
puoi scoprire uno Yoga profondo
che può donarti enormi risultati
e non solo sul corpo fisico.
Siamo abituati, come insegnanti, ad avere in classe persone molto differenti tra loro e a trovare sempre e comunque una soluzione per far praticare tutti.
Questo senza dover creare sequenze specifiche, o chissà quali stratagemmi complessi...
semplicemente conoscendo bene come il sistema nervoso risponde agli stimoli che vengono introdotti nel corpo attraverso la pratica fisica.
Ovviamente ci sono posizioni, asana, che non sono adatte a praticanti principianti, questo lo sappiamo tutti, ma...
la vera novità la troviamo ribaltando il problema.
Tutti, e dico tutti, gli allievi di livello avanzato che praticano con noi trovano le nostre lezioni molto sfidanti e benefiche anche se pratichiamo le posizioni più banali e semplici dello Yoga.
Ogni volta vedo lo stupore nascere dalle espressioni di quegli allievi che non riescono a spiegarsi come possono aver ottenuto tale rilassamento, libertà nell'atto respiratorio e svuotamento mentale con una pratica così semplice e banale.
Ma ricorda, il segreto sta sempre nel COME e non nel COSA si fa.
La differenza e la qualità della pratica dipendono dal metodo utilizzato e non dalle asana che si svolgono.
Come ci ha detto Matteo durante l'intervista di fine corso formazione:
"Dopo 12 anni di Yoga mi è bastata una sola pratica con voi
per diradare ogni mio dubbio su quale Yoga prendere ad esempio
per poter insegnare a mia volta.
Una sola pratica e le sensazioni, percezioni ed emozioni
hanno risposto alla domanda a cui non trovavo risposta."
Non sarà una masterclass solo teorica
perché, come sempre,
il percorso parte da un lavoro personale,
su noi stessi
Che cos é Anatomofisiologia per lo Yoga?
